Fertilia è una cittadina fondata durante il Fascismo. Piccola “città nuova” dell’area rurale di Alghero in Sardegna, la cui riforma sociale ha spinto i cosiddetti architetti “2PST” (Paolini, Petrucci, Silenzi, Tufaroli) a concepire le sue architetture guardando al classicismo della cultura italiana tra razionalismo e metafisica. All’interno di uno dei suoi edifici residenziali, Giulio Iacchetti ha adottato un piccolo appartamento come luogo di vacanza per lui e la sua famiglia.
Il progetto degli interni si basa sull’utilizzo di elementi e materiali ispirati agli anni della fondazione, preservando distribuzione degli spazi e geometrie di un razionalismo morbido e mediterraneo, ben lontano dai formalismi esagerati del periodo fascista. Linoleum come rivestimento del pavimento con inserti a contrasto nei punti di passaggio tra le stanze; il blu, il verde e il rosa ricoprono porzioni di pareti generando una dolce astrazione. La cucina è semplicemente una “dinette” attrezzata realizzata con pietre locali e lavabo in cemento. Gli arredi vengono scelti dalla famiglia attingendo ai progetti e ai prototipi di Giulio che mostrano aspetti contemporanei e tradizionali della cultura sarda.